Intervista ad Alessia Coppola

Alessia Coppola è un’autrice, blogger e illustratrice pugliese. Artista poliedrica, ha all’attivo numerose pubblicazioni che spaziano dalla narrativa per l’infanzia, al fantasy e alla narrativa contemporanea. Il profumo del mosto e dei ricordi è il suo primo romanzo per Newton Compton Editori. È anche un’autrice HarperCollins e La Corte Editore ed è socia onoraria dell’Ewwa.
Hai sempre sognato di essere una scrittrice o hai scoperto questa passione negli anni?
L’ho sempre sognato, da quando avevo sei anni. Ricordo l’istante esatto in cui formulai questo desiderio: ero davanti a una bancarella di libri usati, mia madre ne prese uno e lo sfogliò con ammirazione. In quel momento mi dissi che dovevo scriverne uno io per lei. Ed è così che ho iniziato.
Cos’è per te la scrittura?
Per me la scrittura è molteplici cose. È pulsione, passione, respiro, necessità. È un bisogno primario così come lo sono bere o mangiare. Non sarei Alessia se non scrivessi. È la ragione del mio viaggio, così come la meta.
Sei una scrittrice istintiva o tendi ad impostare il tuo lavoro prima della stesura?
Sono assolutamente istintiva quando scrivo, spesso non faccio nemmeno una scaletta.
Qual è il romanzo che ti sei divertita di più a scrivere? E quello più difficile?
Il romanzo che più ho amato scrivere è stato “Alice from Wonderland”. Mi ha divertito e spinto oltre i miei limiti. Ho amato moltissimo anche “Il profumo del mosto e dei ricordi”.
Quello più difficile è stato “Vision”, perché è stato complesso sviluppare un mondo distopico che fosse originale e credibile.
Ci sono degli autori che in qualche modo ti hanno formata come scrittrice?
Ci sono molti autori che mi hanno trasmesso tanto: Tolkien, Stoker, Austen, Bronte (per citare i classici). E poi Baricco, Zafòn, Fermine, Allende e Sanchez (per citare i contemporanei).
Hai altre passioni oltre a quella di raccontare storie?
Sì, adoro dipingere, infatti il mio secondo lavoro è quello di illustratrice. E poi amo cantare.
I tuoi romanzi hanno riscosso un discreto successo. Com’è il rapporto con i tuoi lettori? Hai un aneddoto carino da raccontarci?
I miei lettori sono miei amici, sono coloro che meglio mi conoscono e sanno leggermi dentro, oltre le pagine. Di aneddoti ne avrei molti, ma tutti legati al loro entusiasmo e, a volte commozione, quando vengono a trovarmi in fiera. I risultati che ho raggiunto nel mio lavoro, li devo a loro.
Dai un consiglio ad uno scrittore emergente.
Il consiglio che potrei dare è quello di leggere tanto, di crescere stilisticamente e trovare un proprio stile. Inoltre, consiglio sempre di non arrendersi, perché spesso il mestiere di scrittore è fatto di sacrifici e lunghe attese.
So che hai appena finito di scrivere un romanzo per Newton Compton. Puoi anticiparci qualcosa?
Purtroppo non posso anticiparvi nulla, ogni informazione è segreta. Ma credo di potervi dire che uscirà prima della prossima estate.
Progetti futuri?
Nel mese di ottobre uscirà un nuovo romanzo per La Corte editore: Vision, un distopico sci-fi.